Prima di parlarvi di questa serie volevo fare una piccola premessa. Questa recensione è stata scritta l’anno scorso in preda alla rabbia dopo la visione della quarta stagione, e pubblicata su Wattpad quindi è “vecchia” ma la sto pubblicando anche qui sul blog perché ho recentemente guardato la quinta e, sentendo il bisogno di parlarvene, anche se in ritardo, ho preferito pubblicare anche questa così potete avere una visione più completa del tutto. Quindi andiamo a parlare con la me di un anno fa e, devo ammettere che, ero parecchio incazzata.
Dovevo fare questa cosa prima di subito.
Ho guardato la quarta stagione di Élite, e non sono contenta di ciò che ho visto. Partiamo dal presupposto che a me le prime tre stagioni sono piaciute abbastanza, soprattutto la seconda e la terza.
Volevo fare la recensione di tutta la serie completa, fino alla stagione appena uscita, più avanti, dopo averla rivista tutta, quindi con tutto quanto ben fresco nella mia mente ma, dopo averla finita appena qualche ora fa, dopo averci dormito su, sono giunta ad una conclusione e vorrei parlarvene prima che mi passi l’incazzatura.
Ero molto entusiasta di questa nuova stagione ed infatti l’ho iniziata subito ma, il solo fatto di non averla terminata in fretta, avrebbe dovuto farmi capire che, molto probabilmente, non mi è piaciuta. Ed infatti non mi è piaciuta. Ma per niente proprio.
Sono incazzatissima, perché io in questa stagione ci credevo tantissimo, dato l’inserimento dei nuovi personaggi. Le short stories pre-rilascio mi avevano fatto ben sperare infatti, quelle sono state le cose che più mi sono piaciute. La mia preferita è stata quella di Cayetana Rebeka e Guzman, l’ho adorata. Dopo, ho pianto con quella dedicata a Omar, Ander e Alexis e in seguito ho guardato le altre dedicate a Nadia e Guzman che, onestamente, mi ha annoiato un pochino e quella di Samuel e Carla che, per quanto possa considerare Samuel insipido, non mi è dispiaciuta anche se era prevedibile il finale.
Ma prima di parlarvi di questa quarta stagione e di ciò che non mi è piaciuto, voglio dirvi in breve ciò che penso sulla serie in generale.
Élite a me piaceva, perché unisce alcuni degli elementi che più apprezzo in una serie che non contiene elementi sovrannaturali. Poi diciamocelo, magari è un pensiero solo mio, ma è praticamente Gossip Girl con omicidi, scene di sesso spinte e ambientata in Spagna.
Sono del parere che Netflix Spagna abbia capito che ciò che fa funzionare le serie sono i soldi. Soldi ovunque, in Élite, in La casa di carta, in Sky Rojo e addirittura in Le ragazze del centralino.
Okay torniamo a noi. Élite mi piaceva. Tantissimo. È molto attuale, per quanto possa essere irrealistica, e mi piaceva questo suo essere aperta. Ha i suoi difetti ovviamente, però per passare qualche oretta di spensieratezza tra manzi, soldi, ragazzini ricchi e crimini è molto godibile.
Ma perché, secondo me, Élite è diventata famosa? La prima stagione contiene tre elementi che noi già conoscevamo da un’altra serie: Nano, Christian e Marina che erano rispettivamente Denver, Rio e Alison Parker di La casa di carta. O perlomeno, io l'ho conosciuta per questo motivo. Anche se, comunque, questi tre personaggi appaiono per una stagione in totale, poi lasciano spazio ai protagonisti che ci accompagnano poi per il resto delle puntate.
Élite parte con un omicidio. Stupendamente merdaviglioso. E io che mi aspettavo inciuci di altro genere, no. Partiamo col botto. Muore Marina Nunier, e io sono felicissima perché è il personaggio che meno mi interessava in tutta la prima stagione.
Non l’ho mai capita, le avevano dato qualcosa di interessante ma poi si è persa completamente. Centro di un triangolo amoroso, Marina è contesa tra due fratelli, Nano e Samuel, un avanzo di galera e uno che è più insipido dell'insalata scondita. Però questo triangolo amoroso non va giù al fratello di lei che fa di tutto per evitare questo amore.
Però perché Marina muore? Bene, torniamo indietro di qualche mese. Christian, Samuel e Nadia si trovano a Las Encinas, scuola di lusso di Madrid, come borsisti, a causa di alcuni problemi alla struttura della loro scuola. Problemi causati, scopriremo, dal padre di Guzman e Marina. E a causa di svariati eventi viene rubato un orologio che porta alla morte della ragazza per mano della persona meno sospetta del mondo.
I ragazzi a scuola si trovano in un ambiente, inizialmente, a loro ostile. Con tutti i cosiddetti “figli di papà” che li snobbano o prendono in giro.
Ma la situazione pian piano cambierà e Christian si troverà ad avere una relazione a tre con Carla e Polo, all’epoca fidanzati, Samuel, appunto, inizierà una storia con Marina e Nadia si troverà nel mezzo tra Lu, che praticamente la odia in quanto sua rivale, e Guzman che dopo averla presa in giro se ne innamora.
Ovviamente poi abbiamo il mio personaggio preferito: Ander. Che conosciamo meglio quando lui inizia a conoscersi davvero.
Capisce che il tennis non è la strada della sua vita, conosce e si innamora di Omar. La loro storia inizialmente mi piaceva tantissimo ma, nella terza stagione già non mi faceva impazzire. Ma comunque restano dei bei personaggi. A prescindere dalla loro relazione.
Okay direi che ho parlato fin troppo della prima stagione e mi sono persa in dettagli che sicuramente conoscerete.
Cosa non mi è piaciuto della quarta stagione di Élite? Fin troppe cose. Come prima cosa: i nuovi personaggi. Giuro, non mi vanno giù. Patrick è quello che tollero di più, non perché Manu Rios sia bono (certo è un manzo da paura ma io amo Aron), ma perché è andato a sconvolgere davvero qualcosa, che sia la coppia Ander e Omar, o gli equilibri della scuola. Ari è praticamente un’ameba, si fa trasportare dalla corrente, è passiva, nonostante si professi come una molto attiva nella vita sociale, si lascia trasportare dai fumi dell’alcol, da Samuel e Guzman e non prende una decisione fino alla fine. Mencìa, è quella che all’inizio mi piaceva, poi non più e poi si salva alla fine ma manco troppo. Mi piace la svolta della relazione che ha con Rebeka ma non mi fa impazzire il fatto che si comporti come una ragazzina ribelle e metta gli altri in pericolo a causa sua. Certo, viene trattata come la pecora nera della famiglia ma ha le sue ragioni. Poi abbiamo Philippe de li mi cojons, principino francese rifugiato in Spagna perché lo perseguita, in Francia, la voce che sia uno stupratore seriale. Cayetana, con cui ha una storia, non ci crede ma, poi, il cretino si mostra per ciò che è, e lei ci resta troppo male. Anche lui insipido come personaggio, ma la cosa peggiore è la roba delle telecamere, lui filma le ragazze con cui va a letto per evitare le possibili accuse di stupro. A parte questo e organizzare Galà che sono una pallida copia dei balli organizzati da Blair Waldorf, è inutile. Perché Caye splende sola. Non ha bisogno di un cretino come lui.
Capisco la necessità di inserire nuovi personaggi, ma questi non hanno ragione di esistere. Dopotutto non è la prima volta che inseriscono nuovi personaggi: Cayetana, Rebeka e Valerio si sono rivelati ottimi personaggi al momento del loro ingresso. Certo, hanno creato scompiglio, ma è quello il loro scopo. Non essere passivi e farsi trascinare dalla corrente degli eventi. Ne arriveranno altri e questo mi spaventa non poco. Ormai i vecchi sono quasi andati tutti via e non possiamo fare altro che rimpiangere i momenti di panico quando non sapevamo chi avesse ammazzato Marina e Polo o quando Samuel sparì.
A mio parere poteva concludersi con la terza stagione, con le storylines più o meno concluse decentemente, e invece no. Cosino, il creatore della serie, vuole strafare, ed ecco i risultati. Ma sappiamo che quando si tratta di soldi, tutti diventano capaci di fare qualsiasi cosa.
Però okay, non siamo qui per demolire la serie, a me è piaciuta fino alla terza. Era un bel prodotto di intrattenimento, senza tante pretese, fatto per essere guardato quando vuoi intrattenerti con qualcosa di poco impegnativo. I personaggi mi piacevano, avevano delle belle interazioni, poi sono adolescenti ricchi, e come Gossip Girl insegna: metti dei ragazzini ricchi in una serie tv e hai già il prodotto fatto e finito.
Devo dire che ho sempre avuto dubbi riguardo gli omicidi. Come è possibile che questi ammazzino gente e non abbiano incubi la notte? Cioè Guzman, Lu e Polo come hanno fatto? Okay Polo lo abbiamo visto, non era in condizioni splendide, poi è morto. Ma Lu? Come è andata avanti? Guzman che ora è andato a fanculo con Ander, come fa a dormire la notte? Chiedo eh. Cioè sti ragazzini ammazzano gente, coprono omicidi e assassini, occultano cadaveri. Boh, io non faccio ciò che mi dice mia madre e non dormo per quattro notti. Sarò strana io.
Però ce la facciamo andare bene, nelle serie tv tutto è possibile, soprattutto in quelle spagnole. Non fraintendetemi, adoro tutte le loro serie ma sfiorano il soprannaturale e il fantascientifico. Anche se è questo il bello. Che ogni volta trovano un nuovo fantabolante metodo per non far finire nessuno in galera. Nessuno. Tranne Nano. Povero Nano, costretto quasi alla latitanza ma okay.
Ma arriviamo al succo dei succhi. Parliamo dei personaggi: la mia parte preferita. Premetto che non li nominerò tutti perché ormai sono diventati troppi e parlerò dei principali, degli altri darò un piccolo accenno perché non abbiamo 23 ere geologiche a disposizione, anche se onestamente vorrei dirvi tutto quanto. Ma, per ora, parliamo dei personaggi durati dalle 2 stagioni in su, così ci capiamo qualcosa.
Samuel. Il cosiddetto protagonista, secondo me, di tutto sto bordello. Insipido come pochi, forse persino Matt Donovan di TVD ha più carisma… no non è vero, sto esagerando. Samuel ha una passione per le ragazze che non può avere, dolcino, prima Marina, poi Carla e infine Ari. Finirà mai questa ossessione? Non credo. Poteva benissimo stare con Rebeka, lei gli voleva bene e di certo non lo avrebbe mai fatto soffrire. Ma lui è masochista e ci gode a farsi prendere a calci nei maroni. Ma a parte questo, cioè farsi ragazze ricche e mettersi nella merda da solo, non crea dinamiche. Forse solo nella seconda stagione aveva suscitato un leggero interesse in me, perché era sparito. Forse è questo il motivo per cui mi è piaciuta tanto! No dai scherzo. È un ragazzo carino, gentile, ma boh, non mi convince affatto. Non so cosa effettivamente non mi piaccia di lui ma è un’antipatia che va avanti dall’episodio 1. Poi la storia dei maccheroni, quella con Carla, è di un cringe fotonico. Per carità, agli occhi dei più può risultare dolce, ma a me fa scendere il latte alle ginocchia. Non riuscivo a guardarli da quanto mi imbarazzava il tutto. Terribile. Ma va bene così dai, gli vogliamo bene lo stesso. Cosa che ho apprezzato tanto è stata l’amicizia che si è creata con Guzman, quella sì mi è piaciuta. Fino alla 3. Nella 4 hanno fatto schifo. Litigare per una che non sa nemmeno chi siete. Folli. Due cretini che si fanno abbindolare da questa indecisa. Samuel diciamo che sei rimandato a settembre.
Guzman. Capisco la sua rabbia nei confronti di Polo e a tratti anche di Samuel. Dopotutto è morta sua sorella. Chi non sarebbe risentito nei confronti di coloro che hanno causato, chi in maniera diretta chi in maniera indiretta, la sua morte? Nessuno. Devo però ammettere che nella prima stagione lo detestavo. Insopportabile. Fortunatamente rinsavisce e nella seconda e terza stagione ci regala una bella storia d’amore con Nadia andando contro agli stereotipi ma cadendo quasi nel cliché. Però sono carini dai, perlomeno fino al momento in cui lei va via a New York e lui diventa talmente pesante che la voglia di picchiarlo sale alle stelle. Come quando si fissa con Ari, amore bello, si vede che lei prova per te lo stesso affetto che si prova per un insetto schiacciato per strada. Eppure, lui si ostina, è convinto che lei tenga a lui e che non si voglia far sbattere da Samuel un giorno sì e l’altro pure. Devo ammettere che anche se lo preferisco con Nadia, con Lu mi piaceva molto, avevano quelle vibes da coppia stronzetta. Alla Chuck e Blair, per farvi capire, anche se, ovviamente, non c’è paragone. C e B sono su un altro livello proprio. Guzman sei un cliché ambulante, prevedibile come pochi.
Lucrecia, o Lu, come preferisce che la chiamino gli amici. È la Blair Waldorf di Las Encinas. Personaggio forte, inizialmente insopportabile. Faceva la stronzetta con tutti, ma le si voleva bene per questo. Fa un cammino molto bello nella serie, è quella che ha una delle crescite migliori. Non è lagnosa, è forte, intraprendente, determinata e disposta a qualunque cosa pur di raggiungere il suo obiettivo. Il suo testa a testa con Nadia è interessante. Poi scopriamo che questo suo atteggiamento è dato dalle molte insicurezze, che non è la corazza che lei mostra. Anzi è molto dolce e quando rinuncia alla borsa di studio a New York per lasciar andare Nadia al suo posto, mostra il suo vero lato umano. L’inghippo con Valerio era bello spicy ma non ci hanno voluto/potuto mostrare di più e quindi dobbiamo restare così. C’è un episodio che me l’ha fatta adorare più di tutti ed è stato quando tutti stanno ballando a coppie e Guzman si avvicina a Lu per chiederle di ballare e lei rifiuta dicendo di non aver bisogno di nessuno e che sta bene da sola. Onestamente quando uccide Polo sono rimasta di stucco, non me lo aspettavo, ma vedere tutti quanti andarle incontro e mettere le loro impronte digitali sulla bottiglia incriminata mi ha commossa tantissimo. Immagino il trauma. Queen. Hai risollevato la mia stima nei tuoi confronti in un battito di ciglia.
Nadia. Non ho mai capito se l'ho apprezzato come personaggio. Ho adorato la sua storia con Guzmán, ma una storia d'amore non basta a farmi apprezzare un personaggio. Ho sempre creduto che le mancasse qualcosa. L’ho sempre vista come sfuggente, timorosa e abbastanza vittima degli eventi. Non l’ho vista prendere iniziative e, secondo me, una cosa del genere stona in una serie come Elite, dove tutti combinano qualcosa. È proprio piatta in confronto con gli altri personaggi. Ma vabbè qualcuno che portava questo peso dovevano mettercelo. Non mi ha mai suscitato nessun sentimento contrastante. E mi dispiace perché per come ci era stata presentata aveva tutte le carte in regola per essere pazzesca. Non penso ti rivedremo, quindi passi con la sufficienza.
Carla. Onestamente? Boh. Mai capita. Molto pragmatica e soprattutto manipolatrice. Ha manipolato Polo, Christian e infine Samuel (secondo me si è affezionata a lui solo dopo, prima era puro interesse personale). Polo uccide Marina per recuperare l’orologio di suo padre, capite che quel ragazzo aveva tanti problemi? Però lei mi piace, ha sempre fatto ciò che voleva, anche se ci hanno rimesso altre persone a causa sua. Ma comunque si è fatta ricordare. Ester Exposito è una dea, non so come fa ad essere così bella. La sua “relazione” con Christian mi faceva tenerezza, perché lei ha sempre avuto un debole per i ragazzi diversi da lei. Di un altro ceto sociale. Chiamiamolo feticcio. Con Polo si annoiava parecchio, quindi hanno aggiunto pepe alla cosa. Non capisco perché si è sempre trattenuta nelle relazioni, non ha mai dato il 100% di sé stessa. Ma capisco anche che uno come Samuel non vuoi portartelo in giro nemmeno per andare a buttare la spazzatura, per quanto è insipido. Spero tu decida di tornare perché Samuel con Ari è insopportabile.
Polo. Minchia Polo, io ti voglio bene ma hai fatto la cazzata della tua vita, e infatti sei pure morto. Non mi faceva impazzire, ma mi è piaciuto quando ho scoperto che era lui l’assassino di Marina. Sottone fino alla fine, innamorato perso di Carla, uccide Marina per lei. Ma lei lo molla e se ne sbatte beatamente. Lui si rifugia nella relazione più WTF di tutta la serie: il trio (il potere del trio coincide col mio! Cit.) Polo – Valerio – Cayetana. Alquanto strano e male assortito ma funzionava. Caye ne ha presi due in una volta. Queen. Ma torniamo a Polo. Dopo aver passato una prima stagione in sordina, ed essere esploso nel finale, vediamo il suo tracollo psicologico nella seconda fino ad arrivare alla sua morte. Però comunque era un personaggio interessante. Con due mamme, questa cosa mi è piaciuta tantissimo anche se non hanno dato il giusto spazio alla faccenda. Momento più alto di Polo in tutta la serie: quando lui e Ander si masturbano nello stesso letto con un ignaro Guzman svenuto accanto a loro. Che bello. Polo, ci hai regalato momenti di puro shock. Ma hai chiuso in bellezza. Schiattando.
Omar. Che dire. Come sua sorella, l’unica cosa che me lo faceva apprezzare era la sua storia d’amore con Ander. Solo l’inizio però. Perché poi ci sono stati i vari tradimenti e tutto quanto che anche la relazione in sé è andata a puttane. Dopo di che mi è sembrato come forzato il suo stare con Ander durante la malattia. Ma capisco anche che non sia facile stare con qualcuno durante un percorso del genere, soprattutto alla loro età. Non è mai facile. Ma Omar ha reso ancora più pesante una situazione già difficile di suo. Ora che Ander è andato via (sono disperata) vedremo se finalmente uscirà dal suo buco di piattezza e combinerà qualcosa. Anche se ho sentito dire che la prossima stagione sarà l’ultima per lui. Studia per l’anno prossimo per favore.
Ander. Mio personaggio prefe in assoluto. Non perché io sia profondamente innamorata di Aron Piper, no no. È intelligente, fedele, non è stronzo, disposto ad aiutare gli amici, forte. Persino durante la malattia si preoccupa dei suoi amici e di Omar. Nonostante tutto si è sempre dimostrato gentile e disponibile. Scopre che Polo è l’assassino di Marina e insiste affinché lo dica a Guzman. Cerca di aiutare Alexis a sorridere nei suoi ultimi momenti. Quando vidi la promo della terza stagione e lo vidi senza i suoi bellissimi ricci, ho avuto una sincope. Se mi avessero ucciso Ander avrei smesso definitivamente di guardare la serie. Che poi ora è andato via, ma almeno non è morto. Avrei voluto vedere sviluppate di più le altre amicizie, non solo quella con Guzman, purtroppo questo lato non è stato approfondito abbastanza. Mi è dispiaciuto tanto. Tuttavia, il suo feeling con Patrick mi ha incuriosita, mi sarebbe piaciuto vederlo di più ma a quanto pare Patrick avrà più interazioni con Omar. E va bene così dai. Io spero di vederlo ancora una volta prima della fine della serie. Ander ti amo, avessi lavorato in Élite avrei insistito per creare un inciucio tra te e me.
Rebeka. Allora Rebe a me piace tantissimo. Per me Claudia è stupenda, e il suo personaggio ancora di più. Ho adorato come si sia integrata nella scuola e con gli altri. Ho trovato dolce il fatto che si sia presa bene per Samuel, ma lui stronzo di merda che non l’ha cagata. La mamma di Rebe è ambigua e non mi è ancora chiaro se è un personaggio positivo o negativo per sua figlia. La relazione con Mencìa per me è da rivedere, non mi piacciono alcune cose e onestamente tutto questo amore nato in così poco mi sembra molto strano. Ma vedremo col tempo. Rebe passi a pieni voti. Nella prossima voglio vederti ancora di più.
Cayetana. E arriviamo a lei. Colei che si finge straricca per integrarsi nel gruppo, che si innamora di un assassino e infine si rivela il miglior personaggio della stagione più brutta. Cayetana si vergogna delle sue origini umili. Si finge ricca ma in realtà è la figlia della collaboratrice scolastica della scuola. Adora la moda, vorrebbe diventare una stilista e grazie a questo dettaglio inizia ad avere una relazione col francese, Philippe. Un assassino perde e trova uno stupratore. Lei all’inizio non crede a questa diceria sul principe, ma alla fine quando lui tenta di stuprarla nella limousine dopo la festa, si rende conto della verità. Cayetana, onestamente, prima non mi piaceva, la trovavo insulsa e arrampicatrice. Ma già dalla scorsa stagione ha iniziato ad essere davvero un personaggio degno di nota. Soprattutto quando rifiuta di accompagnare in camera lo stilista che tutto voleva fare, tranne guardare i disegni di Caye. Sei grandiosa. Continua così.
Avrei tanto voluto finisse con la terza stagione. Davvero. L’ho trovata inutile, più insipida di Samuel e soprattutto deludente per quanto riguarda il mistero. Certo far morire un altro dei ragazzi sarebbe stato assurdo. Ma comunque la storia di quello che picchia Ari mi ha fatto storcere il naso. Vedremo andando avanti cosa succede e chi resta in vita. Tanto ormai abbiamo capito che giocare al totomorto è divertente.
Élite a me piaceva. E spero che ciò non rovini la mia voglia di continuare a guardarlo, anche se, detto onestamente, è già scesa molto.
Comunque ci vedremo nelle prossime stagioni, io farò un bel rewatch e mi rigodrò le prime puntate.
Detto questo, voi come state? Tutto bene?
Tra poco comincia la scuola, l’università e per chi lavora, immagino abbia già ripreso, come me.
Ora vi saluto, vi ho trattenuto anche per troppo tempo. Vi ringrazio infinitamente se siete arrivati fino a qui. Un bacione e un abbraccio. A presto!
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Ciaos x