Leggi qui 💕

Stranger Things 4 stagione - Vol 2

E siamo qui. A distanza di pochi giorni dall’uscita del volume 2 della quarta stagione di Stranger Things. Quattro ore di adrenalina pura in...

31/08/22

Elite V - La fiera dell'esagerazione (SPOILER)

 Lo so, sono passati tanti mesi dall’uscita della quinta stagione ma avevo le mie ragioni per essere restia. In passato, e anche ora in realtà, ho guardato tanti prodotti seriali, ma proprio tanti, quindi, negli anni, mi sono fatta una cultura su ciò che trash e ciò che è merda. La quarta stagione di Élite voleva essere di un trash camuffato da raffinatezza, invece è merda camuffata da trash. Ci sono rimasta troppo male per quella che doveva essere la stagione conclusiva di Ander e Guzman, due personaggi forti, ben caratterizzati e molto amati dal pubblico. Na pecionata allucinante che lo stesso Miguel Bernardeau si è rifiutato di pubblicizzare, sicuramente per altre motivazioni, ma mi diverte pensare che sia stata quella la motivazione, oltre al fatto che il suo personaggio è stato brutalmente maltrattato e reso un emerito coglione. Vi lascio la recensione incazzata della quarta stagione QUI. È stato divertente rileggerla.

Ma torniamo a noi, ero molto indecisa se guardare questo nuovo ciclo di episodi, dopotutto ero rimasta molto scottata da quello precedente che mi ero detta: “per me Élite finisce qui”. Poi mi hanno detto che quella nuova era migliore e un mezzo porno allora, dopo mesi, durante un momento di noia – che non dovrei avere visto che ho da studiare – mi sono decisa e l’ho iniziata con molte perplessità e zero aspettative. E devo dire di essere piacevolmente colpita da ciò che ho visto.

I personaggi continuano ad avere un’evoluzione abbastanza lineare e anche stavolta abbiamo il morto della stagione, che meraviglia, non vedevo l’ora schiattasse Samuel!! No okay sono troppo cattiva con lui ma è l’unico personaggio che, nonostante tutto, non mi scende, non importa ciò che faccia. Cioè, è un personaggio scritto per essere il protagonista e sto cazzarola di protagonista deve avere qualcosa da dire. Samuel non ha niente da dire, non sa ne di carne ne di pesce, un carattere che non è un carattere, non dico che debba essere l’eroe senza macchia e senza paura o un villain con i controcoglioni, ma almeno deve avere qualcosa da dire. Non deve piacermi per forza, chiariamoci, ma almeno non sia il piattume fatto a persona. Non chiedo Klaus Mikaelson sia chiaro, ma nemmeno Piper Chapman, altro dito nel culo di protagonista, ma almeno lei mi sta sul cazzo, Samuel manco quello è buono a fare. Voglio la giusta via di mezzo, non penso sia il suo interprete il problema, penso sia un problema di scrittura alla base, ma un protagonista non può essere così piatto. Forse da morto è più interessante.

L’arrivo dei nuovi personaggi, per la prima volta dopo tanto, mi intriga. Ivàn e Isadora hanno aggiunto pepe al piattume generale lasciato dal finale della stagione precedente. Non avendo aspettative mi sono lasciata sorprendere dalle situazioni presentate sullo schermo. Ho capito che Élite ci prova a tenere alto uno standard di colpi di scena ma, devo dire che, purtroppo, non ci riesce bene perché, col tempo hanno esaurito tutto ciò che di sconvolgente potesse succedere. Se fino ad ora riuscivo a chiudere un occhio su ciò che sti diciasettenni facevano, ora non più. Ora stiamo esagerando, è diventato ancora più surreale e quasi impossibile. Questi ragazzi senza un minimo di trauma dopo i vari omicidi, boh sembra che non sia successo nulla, e i personaggi che sono lì da più tempo ne hanno passati 3 di omicidi, Omar addirittura è al quarto. Cioè capitemi, è strano. Okay, non so come vivono i ragazzi ricchi in Spagna, ma dubito che occultino cadaveri. Accetto tutto, le feste, l’alcol, le droghe e il sesso, ma gli omicidi no amo. No.

Okay torniamo ai personaggi.

Samuel continua il suo piattume fino all’ultimo episodio, dove finalmente ha un guizzo di personalità, ma questo alla produzione non va bene, e infatti muore. Che poi credo che non sia definitivamente morto, secondo me lo vedremo nel primo episodio della prossima stagione in modo da fargli salutare Omar, Rebe e quella cosa che chiamano Ari. Però seriamente, più sciapo di un sedano bollito, non capisco come le donne di questa serie lo abbiano trovato interessante, l’unica che non se lo è filato è Lu e infatti è colei che aveva più personalità e Caye ma a lei è piaciuto Philippe, per carità di Dio, ancora peggio di Samuel. Poi la roba del legame con quel coso chiamato Benjamin, i brividi, ci credeva solo lui a quel pseudo rapporto padre figlio, raccapricciante, non mi stupisce che quel coso immondo si sia stato fermo quando l’ha “fatto” cadere in piscina, però il cretino di Samuel si va a fidare di uno che è un dittatore nato addirittura con la sua famiglia. Non so se effettivamente sia morto ma speriamo di sì, scusate.

Rebeka, niente da dire. Lei continua ad essere pazzesca, l’unica cosa che mi fa storcere il naso è la sua sottonaggine per Mencìa, però rimane un personaggio coi controcazzi. È incredibile, forse l’unica che mi piace davvero tanto in questa serie, dopo Ander ovviamente. Si è trovata in tante situazioni complicate e si è sempre battuta per quelli che erano i suoi amici, fregandosene dell’amore e di salvare la relazione con Mencìa per aiutare Samuel. Nulla in più da dire, Rebe è la migliore, spero non lasci la serie.

Omar boh, non riesco a capirlo, mi lascia spesso perplessa e non mi quadra perfettamente. Il suo mezzo inciucio solo sessuale con Patrick era interessante ma era solo roba fisica quindi finita lì. Da quello che so l’attore ha lasciato la serie in questa stagione e a me non fa né caldo né freddo. Omar, una volta persa l’interazione che aveva con Ander, perde mordente. Non gli hanno dato una storia interessante, peccato. All’inizio dello show era uno dei più complessi per via della sua famiglia e la sua religione. Lo hanno spogliato di tutto ciò che aveva di interessante. Mi spiace, non so se ci rivedremo.

Cayetana è ancora in quella fase che non apprezziamo in cui è presa per il principino di sto cazzo, ma continuiamo ad apprezzarla, per volerlo aiutare ad uscirne. Il triangolo con Cosino e Isadora leggermente cringe ma lo prendiamo così com’è. Fortunatamente ne è uscita frequentando quel ragazzo di cui non ricordo il nome ma ha anche fatto amicizia con la terapeuta che seguiva Philippe. Però, devo ammettere che, a parte poca roba, la sua storyline è rimasta parecchio piatta per gli standard di Élite. Ed è questo ciò che temo di più. Il trascurare determinati personaggi solo per concentrarsi sui nuovi. Sono i vecchi personaggi ciò che tiene attaccato il pubblico allo show. Mettetevelo in testa. Perché Caye non merita questo trattamento. Mi ha commosso il discorso che fa a Isadora nella doccia, unica.

Patrick, quanto mi piace lui. Finalmente un personaggio che è un adolescente. Ricco sfondato, ma un adolescente. Rancoroso, passionale, indeciso e determinato quando si mette qualcosa in testa. E questa volta nella sua testa è entrato Ivàn, e il caos che combina fino a quando non lo conquista mi ha intrattenuta non poco. Forse la sua è la storyline che mi è piaciuta di più. A parte la cagata di intrallazzare col padre di Ivàn, ho apprezzato davvero tutto. Spero mi regali altre gioie andando avanti. Manu sei grande.

Mencìa. Madonna se mi sei scivolata. Avevi qualcosa di interessante, l’hai perso. Non riesco ad apprezzarla come prima. È diventata la cocca di papà ed esserlo di un padre del genere direi che non è una cosa buona. Aveva in mano un’arma devastante ma l’ha sprecata. Poteva rivelarsi una dinamica davvero interessante se avesse denunciato Benjamin alla polizia. Sprecata. E mi spiace. Spero si riprenda ora che coso è via.

Ari o Cosa, come la chiamo io. Non mi piace, non ha carisma e infatti sta con Samuel. Sono perfetti l’una per l’altro. Unico guizzo che ha è l’intrallazzo con Ivàn anche lei. Che belli i triangoli i cui sono coinvolti i fratelli, no Elena? Ivàn is the new Elena Gilbert. No okay non scherziamo. Ari non ha nemmeno 1/10 della personalità di uno dei Salvatore. Boh non mi piace quindi spero solo le diano scene interessanti ora che Samuel è morto.

Philippe. Non so neanche cosa dire, la faccia del peccato tutto il tempo. Almeno si redime nel finale picchiando quei cosi immondi che hanno fatto del male a Isadora. Però nel complesso resta molto anonimo, spero si riprenda più avanti, dubito vada via presto.

Su Ivàn e Isadora non mi esprimo molto ma devo dire che per essere la stagione di esordio mi piacciono parecchio. Due caratteri ben distinti, due personalità forti. Adatti per Élite. Piccola parentesi su Isadora, a cui voglio bene a prescindere, perché conosco dal lontano 2010 quando interpretava la piccola Alai in Casi Angeles, show che amo moltissimo. Spero che continuino così perché hanno aggiunto quel pepe che la serie necessitava, senza essere coinvolti negli omicidi del caso. Davvero bravi.

Ecco ora che vi ho sviscerato tutto ciò che avevo da dire per questa stagione, dichiaro che comunque per me, Élite è finita alla terza stagione. Il resto non serve, è un altro show. E lo sto guardando con quella mentalità perché i personaggi iniziali non ci sono più. Quello che stiamo guardando non è Élite.

Detto questo io vi saluto, se siete arrivatx fino a qui vi mando un bacione gigante. Seguitemi su Instagram, sono simpatica. Ciaos x


29/08/22

Élite - la disastrosa quarta stagione (SPOILER)

 Prima di parlarvi di questa serie volevo fare una piccola premessa. Questa recensione è stata scritta l’anno scorso in preda alla rabbia dopo la visione della quarta stagione, e pubblicata su Wattpad quindi è “vecchia” ma la sto pubblicando anche qui sul blog perché ho recentemente guardato la quinta e, sentendo il bisogno di parlarvene, anche se in ritardo, ho preferito pubblicare anche questa così potete avere una visione più completa del tutto. Quindi andiamo a parlare con la me di un anno fa e, devo ammettere che, ero parecchio incazzata. 

Dovevo fare questa cosa prima di subito. 

Ho guardato la quarta stagione di Élite, e non sono contenta di ciò che ho visto. Partiamo dal presupposto che a me le prime tre stagioni sono piaciute abbastanza, soprattutto la seconda e la terza. 

Volevo fare la recensione di tutta la serie completa, fino alla stagione appena uscita, più avanti, dopo averla rivista tutta, quindi con tutto quanto ben fresco nella mia mente ma, dopo averla finita appena qualche ora fa, dopo averci dormito su, sono giunta ad una conclusione e vorrei parlarvene prima che mi passi l’incazzatura. 

Ero molto entusiasta di questa nuova stagione ed infatti l’ho iniziata subito ma, il solo fatto di non averla terminata in fretta, avrebbe dovuto farmi capire che, molto probabilmente, non mi è piaciuta. Ed infatti non mi è piaciuta. Ma per niente proprio. 

Sono incazzatissima, perché io in questa stagione ci credevo tantissimo, dato l’inserimento dei nuovi personaggi. Le short stories pre-rilascio mi avevano fatto ben sperare infatti, quelle sono state le cose che più mi sono piaciute. La mia preferita è stata quella di Cayetana Rebeka e Guzman, l’ho adorata. Dopo, ho pianto con quella dedicata a Omar, Ander e Alexis e in seguito ho guardato le altre dedicate a Nadia e Guzman che, onestamente, mi ha annoiato un pochino e quella di Samuel e Carla che, per quanto possa considerare Samuel insipido, non mi è dispiaciuta anche se era prevedibile il finale. 


Ma prima di parlarvi di questa quarta stagione e di ciò che non mi è piaciuto, voglio dirvi in breve ciò che penso sulla serie in generale. 

Élite a me piaceva, perché unisce alcuni degli elementi che più apprezzo in una serie che non contiene elementi sovrannaturali. Poi diciamocelo, magari è un pensiero solo mio, ma è praticamente Gossip Girl con omicidi, scene di sesso spinte e ambientata in Spagna. 

Sono del parere che Netflix Spagna abbia capito che ciò che fa funzionare le serie sono i soldi. Soldi ovunque, in Élite, in La casa di carta, in Sky Rojo e addirittura in Le ragazze del centralino. 


Okay torniamo a noi. Élite mi piaceva. Tantissimo. È molto attuale, per quanto possa essere irrealistica, e mi piaceva questo suo essere aperta. Ha i suoi difetti ovviamente, però per passare qualche oretta di spensieratezza tra manzi, soldi, ragazzini ricchi e crimini è molto godibile. 

Ma perché, secondo me, Élite è diventata famosa? La prima stagione contiene tre elementi che noi già conoscevamo da un’altra serie: Nano, Christian e Marina che erano rispettivamente Denver, Rio e Alison Parker di La casa di carta. O perlomeno, io l'ho conosciuta per questo motivo. Anche se, comunque, questi tre personaggi appaiono per una stagione in totale, poi lasciano spazio ai protagonisti che ci accompagnano poi per il resto delle puntate.

Élite parte con un omicidio. Stupendamente merdaviglioso. E io che mi aspettavo inciuci di altro genere, no. Partiamo col botto. Muore Marina Nunier, e io sono felicissima perché è il personaggio che meno mi interessava in tutta la prima stagione. 

Non l’ho mai capita, le avevano dato qualcosa di interessante ma poi si è persa completamente. Centro di un triangolo amoroso, Marina è contesa tra due fratelli, Nano e Samuel, un avanzo di galera e uno che è più insipido dell'insalata scondita. Però questo triangolo amoroso non va giù al fratello di lei che fa di tutto per evitare questo amore. 

Però perché Marina muore? Bene, torniamo indietro di qualche mese. Christian, Samuel e Nadia si trovano a Las Encinas, scuola di lusso di Madrid, come borsisti, a causa di alcuni problemi alla struttura della loro scuola. Problemi causati, scopriremo, dal padre di Guzman e Marina. E a causa di svariati eventi viene rubato un orologio che porta alla morte della ragazza per mano della persona meno sospetta del mondo. 

I ragazzi a scuola si trovano in un ambiente, inizialmente, a loro ostile. Con tutti i cosiddetti “figli di papà” che li snobbano o prendono in giro. 

Ma la situazione pian piano cambierà e Christian si troverà ad avere una relazione a tre con Carla e Polo, all’epoca fidanzati, Samuel, appunto, inizierà una storia con Marina e Nadia si troverà nel mezzo tra Lu, che praticamente la odia in quanto sua rivale, e Guzman che dopo averla presa in giro se ne innamora.

Ovviamente poi abbiamo il mio personaggio preferito: Ander. Che conosciamo meglio quando lui inizia a conoscersi davvero. 

Capisce che il tennis non è la strada della sua vita, conosce e si innamora di Omar. La loro storia inizialmente mi piaceva tantissimo ma, nella terza stagione già non mi faceva impazzire. Ma comunque restano dei bei personaggi. A prescindere dalla loro relazione.

Okay direi che ho parlato fin troppo della prima stagione e mi sono persa in dettagli che sicuramente conoscerete.

Cosa non mi è piaciuto della quarta stagione di Élite? Fin troppe cose. Come prima cosa: i nuovi personaggi. Giuro, non mi vanno giù. Patrick è quello che tollero di più, non perché Manu Rios sia bono (certo è un manzo da paura ma io amo Aron), ma perché è andato a sconvolgere davvero qualcosa, che sia la coppia Ander e Omar, o gli equilibri della scuola. Ari è praticamente un’ameba, si fa trasportare dalla corrente, è passiva, nonostante si professi come una molto attiva nella vita sociale, si lascia trasportare dai fumi dell’alcol, da Samuel e Guzman e non prende una decisione fino alla fine. Mencìa, è quella che all’inizio mi piaceva, poi non più e poi si salva alla fine ma manco troppo. Mi piace la svolta della relazione che ha con Rebeka ma non mi fa impazzire il fatto che si comporti come una ragazzina ribelle e metta gli altri in pericolo a causa sua. Certo, viene trattata come la pecora nera della famiglia ma ha le sue ragioni. Poi abbiamo Philippe de li mi cojons, principino francese rifugiato in Spagna perché lo perseguita, in Francia, la voce che sia uno stupratore seriale. Cayetana, con cui ha una storia, non ci crede ma, poi, il cretino si mostra per ciò che è, e lei ci resta troppo male. Anche lui insipido come personaggio, ma la cosa peggiore è la roba delle telecamere, lui filma le ragazze con cui va a letto per evitare le possibili accuse di stupro. A parte questo e organizzare Galà che sono una pallida copia dei balli organizzati da Blair Waldorf, è inutile. Perché Caye splende sola. Non ha bisogno di un cretino come lui. 

Capisco la necessità di inserire nuovi personaggi, ma questi non hanno ragione di esistere. Dopotutto non è la prima volta che inseriscono nuovi personaggi: Cayetana, Rebeka e Valerio si sono rivelati ottimi personaggi al momento del loro ingresso. Certo, hanno creato scompiglio, ma è quello il loro scopo. Non essere passivi e farsi trascinare dalla corrente degli eventi. Ne arriveranno altri e questo mi spaventa non poco. Ormai i vecchi sono quasi andati tutti via e non possiamo fare altro che rimpiangere i momenti di panico quando non sapevamo chi avesse ammazzato Marina e Polo o quando Samuel sparì. 

A mio parere poteva concludersi con la terza stagione, con le storylines più o meno concluse decentemente, e invece no. Cosino, il creatore della serie, vuole strafare, ed ecco i risultati. Ma sappiamo che quando si tratta di soldi, tutti diventano capaci di fare qualsiasi cosa. 

Però okay, non siamo qui per demolire la serie, a me è piaciuta fino alla terza. Era un bel prodotto di intrattenimento, senza tante pretese, fatto per essere guardato quando vuoi intrattenerti con qualcosa di poco impegnativo. I personaggi mi piacevano, avevano delle belle interazioni, poi sono adolescenti ricchi, e come Gossip Girl insegna: metti dei ragazzini ricchi in una serie tv e hai già il prodotto fatto e finito. 

Devo dire che ho sempre avuto dubbi riguardo gli omicidi. Come è possibile che questi ammazzino gente e non abbiano incubi la notte? Cioè Guzman, Lu e Polo come hanno fatto? Okay Polo lo abbiamo visto, non era in condizioni splendide, poi è morto. Ma Lu? Come è andata avanti? Guzman che ora è andato a fanculo con Ander, come fa a dormire la notte? Chiedo eh. Cioè sti ragazzini ammazzano gente, coprono omicidi e assassini, occultano cadaveri. Boh, io non faccio ciò che mi dice mia madre e non dormo per quattro notti. Sarò strana io. 

Però ce la facciamo andare bene, nelle serie tv tutto è possibile, soprattutto in quelle spagnole. Non fraintendetemi, adoro tutte le loro serie ma sfiorano il soprannaturale e il fantascientifico. Anche se è questo il bello. Che ogni volta trovano un nuovo fantabolante metodo per non far finire nessuno in galera. Nessuno. Tranne Nano. Povero Nano, costretto quasi alla latitanza ma okay.

Ma arriviamo al succo dei succhi. Parliamo dei personaggi: la mia parte preferita. Premetto che non li nominerò tutti perché ormai sono diventati troppi e parlerò dei principali, degli altri darò un piccolo accenno perché non abbiamo 23 ere geologiche a disposizione, anche se onestamente vorrei dirvi tutto quanto. Ma, per ora, parliamo dei personaggi durati dalle 2 stagioni in su, così ci capiamo qualcosa. 

Samuel. Il cosiddetto protagonista, secondo me, di tutto sto bordello. Insipido come pochi, forse persino Matt Donovan di TVD ha più carisma… no non è vero, sto esagerando. Samuel ha una passione per le ragazze che non può avere, dolcino, prima Marina, poi Carla e infine Ari. Finirà mai questa ossessione? Non credo. Poteva benissimo stare con Rebeka, lei gli voleva bene e di certo non lo avrebbe mai fatto soffrire. Ma lui è masochista e ci gode a farsi prendere a calci nei maroni. Ma a parte questo, cioè farsi ragazze ricche e mettersi nella merda da solo, non crea dinamiche. Forse solo nella seconda stagione aveva suscitato un leggero interesse in me, perché era sparito. Forse è questo il motivo per cui mi è piaciuta tanto! No dai scherzo. È un ragazzo carino, gentile, ma boh, non mi convince affatto. Non so cosa effettivamente non mi piaccia di lui ma è un’antipatia che va avanti dall’episodio 1. Poi la storia dei maccheroni, quella con Carla, è di un cringe fotonico. Per carità, agli occhi dei più può risultare dolce, ma a me fa scendere il latte alle ginocchia. Non riuscivo a guardarli da quanto mi imbarazzava il tutto. Terribile. Ma va bene così dai, gli vogliamo bene lo stesso. Cosa che ho apprezzato tanto è stata l’amicizia che si è creata con Guzman, quella sì mi è piaciuta. Fino alla 3. Nella 4 hanno fatto schifo. Litigare per una che non sa nemmeno chi siete. Folli. Due cretini che si fanno abbindolare da questa indecisa. Samuel diciamo che sei rimandato a settembre. 

Guzman. Capisco la sua rabbia nei confronti di Polo e a tratti anche di Samuel. Dopotutto è morta sua sorella. Chi non sarebbe risentito nei confronti di coloro che hanno causato, chi in maniera diretta chi in maniera indiretta, la sua morte? Nessuno. Devo però ammettere che nella prima stagione lo detestavo. Insopportabile. Fortunatamente rinsavisce e nella seconda e terza stagione ci regala una bella storia d’amore con Nadia andando contro agli stereotipi ma cadendo quasi nel cliché. Però sono carini dai, perlomeno fino al momento in cui lei va via a New York e lui diventa talmente pesante che la voglia di picchiarlo sale alle stelle. Come quando si fissa con Ari, amore bello, si vede che lei prova per te lo stesso affetto che si prova per un insetto schiacciato per strada. Eppure, lui si ostina, è convinto che lei tenga a lui e che non si voglia far sbattere da Samuel un giorno sì e l’altro pure. Devo ammettere che anche se lo preferisco con Nadia, con Lu mi piaceva molto, avevano quelle vibes da coppia stronzetta. Alla Chuck e Blair, per farvi capire, anche se, ovviamente, non c’è paragone. C e B sono su un altro livello proprio. Guzman sei un cliché ambulante, prevedibile come pochi.

Lucrecia, o Lu, come preferisce che la chiamino gli amici. È la Blair Waldorf di Las Encinas. Personaggio forte, inizialmente insopportabile. Faceva la stronzetta con tutti, ma le si voleva bene per questo. Fa un cammino molto bello nella serie, è quella che ha una delle crescite migliori. Non è lagnosa, è forte, intraprendente, determinata e disposta a qualunque cosa pur di raggiungere il suo obiettivo. Il suo testa a testa con Nadia è interessante. Poi scopriamo che questo suo atteggiamento è dato dalle molte insicurezze, che non è la corazza che lei mostra. Anzi è molto dolce e quando rinuncia alla borsa di studio a New York per lasciar andare Nadia al suo posto, mostra il suo vero lato umano. L’inghippo con Valerio era bello spicy ma non ci hanno voluto/potuto mostrare di più e quindi dobbiamo restare così. C’è un episodio che me l’ha fatta adorare più di tutti ed è stato quando tutti stanno ballando a coppie e Guzman si avvicina a Lu per chiederle di ballare e lei rifiuta dicendo di non aver bisogno di nessuno e che sta bene da sola. Onestamente quando uccide Polo sono rimasta di stucco, non me lo aspettavo, ma vedere tutti quanti andarle incontro e mettere le loro impronte digitali sulla bottiglia incriminata mi ha commossa tantissimo. Immagino il trauma. Queen. Hai risollevato la mia stima nei tuoi confronti in un battito di ciglia. 

Nadia. Non ho mai capito se l'ho apprezzato come personaggio. Ho adorato la sua storia con Guzmán, ma una storia d'amore non basta a farmi apprezzare un personaggio. Ho sempre creduto che le mancasse qualcosa. L’ho sempre vista come sfuggente, timorosa e abbastanza vittima degli eventi. Non l’ho vista prendere iniziative e, secondo me, una cosa del genere stona in una serie come Elite, dove tutti combinano qualcosa. È proprio piatta in confronto con gli altri personaggi. Ma vabbè qualcuno che portava questo peso dovevano mettercelo. Non mi ha mai suscitato nessun sentimento contrastante. E mi dispiace perché per come ci era stata presentata aveva tutte le carte in regola per essere pazzesca. Non penso ti rivedremo, quindi passi con la sufficienza. 

Carla. Onestamente? Boh. Mai capita. Molto pragmatica e soprattutto manipolatrice. Ha manipolato Polo, Christian e infine Samuel (secondo me si è affezionata a lui solo dopo, prima era puro interesse personale). Polo uccide Marina per recuperare l’orologio di suo padre, capite che quel ragazzo aveva tanti problemi? Però lei mi piace, ha sempre fatto ciò che voleva, anche se ci hanno rimesso altre persone a causa sua. Ma comunque si è fatta ricordare. Ester Exposito è una dea, non so come fa ad essere così bella. La sua “relazione” con Christian mi faceva tenerezza, perché lei ha sempre avuto un debole per i ragazzi diversi da lei. Di un altro ceto sociale. Chiamiamolo feticcio. Con Polo si annoiava parecchio, quindi hanno aggiunto pepe alla cosa. Non capisco perché si è sempre trattenuta nelle relazioni, non ha mai dato il 100% di sé stessa. Ma capisco anche che uno come Samuel non vuoi portartelo in giro nemmeno per andare a buttare la spazzatura, per quanto è insipido. Spero tu decida di tornare perché Samuel con Ari è insopportabile.

Polo. Minchia Polo, io ti voglio bene ma hai fatto la cazzata della tua vita, e infatti sei pure morto. Non mi faceva impazzire, ma mi è piaciuto quando ho scoperto che era lui l’assassino di Marina. Sottone fino alla fine, innamorato perso di Carla, uccide Marina per lei. Ma lei lo molla e se ne sbatte beatamente. Lui si rifugia nella relazione più WTF di tutta la serie: il trio (il potere del trio coincide col mio! Cit.) Polo – Valerio – Cayetana. Alquanto strano e male assortito ma funzionava. Caye ne ha presi due in una volta. Queen. Ma torniamo a Polo. Dopo aver passato una prima stagione in sordina, ed essere esploso nel finale, vediamo il suo tracollo psicologico nella seconda fino ad arrivare alla sua morte. Però comunque era un personaggio interessante. Con due mamme, questa cosa mi è piaciuta tantissimo anche se non hanno dato il giusto spazio alla faccenda. Momento più alto di Polo in tutta la serie: quando lui e Ander si masturbano nello stesso letto con un ignaro Guzman svenuto accanto a loro. Che bello. Polo, ci hai regalato momenti di puro shock. Ma hai chiuso in bellezza. Schiattando.

Omar. Che dire. Come sua sorella, l’unica cosa che me lo faceva apprezzare era la sua storia d’amore con Ander. Solo l’inizio però. Perché poi ci sono stati i vari tradimenti e tutto quanto che anche la relazione in sé è andata a puttane. Dopo di che mi è sembrato come forzato il suo stare con Ander durante la malattia. Ma capisco anche che non sia facile stare con qualcuno durante un percorso del genere, soprattutto alla loro età. Non è mai facile. Ma Omar ha reso ancora più pesante una situazione già difficile di suo. Ora che Ander è andato via (sono disperata) vedremo se finalmente uscirà dal suo buco di piattezza e combinerà qualcosa. Anche se ho sentito dire che la prossima stagione sarà l’ultima per lui. Studia per l’anno prossimo per favore.

Ander. Mio personaggio prefe in assoluto. Non perché io sia profondamente innamorata di Aron Piper, no no. È intelligente, fedele, non è stronzo, disposto ad aiutare gli amici, forte. Persino durante la malattia si preoccupa dei suoi amici e di Omar. Nonostante tutto si è sempre dimostrato gentile e disponibile. Scopre che Polo è l’assassino di Marina e insiste affinché lo dica a Guzman. Cerca di aiutare Alexis a sorridere nei suoi ultimi momenti. Quando vidi la promo della terza stagione e lo vidi senza i suoi bellissimi ricci, ho avuto una sincope. Se mi avessero ucciso Ander avrei smesso definitivamente di guardare la serie. Che poi ora è andato via, ma almeno non è morto. Avrei voluto vedere sviluppate di più le altre amicizie, non solo quella con Guzman, purtroppo questo lato non è stato approfondito abbastanza. Mi è dispiaciuto tanto. Tuttavia, il suo feeling con Patrick mi ha incuriosita, mi sarebbe piaciuto vederlo di più ma a quanto pare Patrick avrà più interazioni con Omar. E va bene così dai. Io spero di vederlo ancora una volta prima della fine della serie. Ander ti amo, avessi lavorato in Élite avrei insistito per creare un inciucio tra te e me. 

Rebeka. Allora Rebe a me piace tantissimo. Per me Claudia è stupenda, e il suo personaggio ancora di più. Ho adorato come si sia integrata nella scuola e con gli altri. Ho trovato dolce il fatto che si sia presa bene per Samuel, ma lui stronzo di merda che non l’ha cagata. La mamma di Rebe è ambigua e non mi è ancora chiaro se è un personaggio positivo o negativo per sua figlia. La relazione con Mencìa per me è da rivedere, non mi piacciono alcune cose e onestamente tutto questo amore nato in così poco mi sembra molto strano. Ma vedremo col tempo. Rebe passi a pieni voti. Nella prossima voglio vederti ancora di più.

Cayetana. E arriviamo a lei. Colei che si finge straricca per integrarsi nel gruppo, che si innamora di un assassino e infine si rivela il miglior personaggio della stagione più brutta. Cayetana si vergogna delle sue origini umili. Si finge ricca ma in realtà è la figlia della collaboratrice scolastica della scuola. Adora la moda, vorrebbe diventare una stilista e grazie a questo dettaglio inizia ad avere una relazione col francese, Philippe. Un assassino perde e trova uno stupratore. Lei all’inizio non crede a questa diceria sul principe, ma alla fine quando lui tenta di stuprarla nella limousine dopo la festa, si rende conto della verità. Cayetana, onestamente, prima non mi piaceva, la trovavo insulsa e arrampicatrice. Ma già dalla scorsa stagione ha iniziato ad essere davvero un personaggio degno di nota. Soprattutto quando rifiuta di accompagnare in camera lo stilista che tutto voleva fare, tranne guardare i disegni di Caye. Sei grandiosa. Continua così. 


Avrei tanto voluto finisse con la terza stagione. Davvero. L’ho trovata inutile, più insipida di Samuel e soprattutto deludente per quanto riguarda il mistero. Certo far morire un altro dei ragazzi sarebbe stato assurdo. Ma comunque la storia di quello che picchia Ari mi ha fatto storcere il naso. Vedremo andando avanti cosa succede e chi resta in vita. Tanto ormai abbiamo capito che giocare al totomorto è divertente.

Élite a me piaceva. E spero che ciò non rovini la mia voglia di continuare a guardarlo, anche se, detto onestamente, è già scesa molto. 

Comunque ci vedremo nelle prossime stagioni, io farò un bel rewatch e mi rigodrò le prime puntate. 

Detto questo, voi come state? Tutto bene? 

Tra poco comincia la scuola, l’università e per chi lavora, immagino abbia già ripreso, come me.  

Ora vi saluto, vi ho trattenuto anche per troppo tempo. Vi ringrazio infinitamente se siete arrivati fino a qui. Un bacione e un abbraccio. A presto! 

Seguitemi su ig per favore, sono simpatica: @langolodinightstone

Ciaos x


Spero tu legga questo