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Stranger Things 4 stagione - Vol 2

E siamo qui. A distanza di pochi giorni dall’uscita del volume 2 della quarta stagione di Stranger Things. Quattro ore di adrenalina pura in...

06/10/23

One Piece - la prima stagione di un live action quasi perfetto

 Quando, nel lontano 2020, Netflix annuncia quello che è stato il timore più grande di una grandissima fetta del pubblico amante degli anime. Infatti, dopo il fallimento che è stato il live action Death Note, viene comunicato al mondo intero l'inizio della produzione della trasposizione live action del manga più grande mai creato: One Piece. E lì è iniziato il panico, i fan dell'opera originale hanno tremato a lungo, nel silenzio più totale la produzione è andata avanti, fino a quando il 31 agosto 2023, la serie è arrivata.

Il live action di One Piece ha segnato un prima e un dopo all'interno di questo genere di trasposizione. Lo stesso Oda, il mangaka creatore della mastodontica serie, ha ritenuto i tempi maturi, e si è messo alla ricerca di uno studio di produzione che decidesse di imbarcarsi in questa, a mio parere, difficile operazione. 

Con la supervisione di Eichiiro Oda, Netflix è riuscito dove tutti gli altri hanno fallito. Con una seconda stagione già annunciata, One Piece LA è incredibilmente incredibile. Non avrei mai creduto di ritrovarmi a pensare che Iñaky Godoy sia il Monkey D. Luffy perfetto, così come il resto dei personaggi, non solo della ciurma ma letteralmente tutti i personaggi. Da Luffy a Shanks, da Garp a Zeff, Arlong e Mihawk. Tutti. Sembra come se gli attori siano nati per interpretare quei ruoli. 

Per ovvie ragioni alcune storie sono state asciugate, altre sono state approfondite ma comunque abbiamo, al termine dell'ottavo episodio, una infarinatura generale sul mondo di Oda, dei suoi personaggi, e abbiamo una chiara idea di chi sia dalla parte dei buoni e chi dei cattivi. Onestamente non mi aspettavo la rivelazione sulla parentela così presto ma diciamo che ha molto senso per i tempi televisivi e soprattutto per l'ossessione che quel personaggio sembra avere per qualcuno apparentemente innocuo come Luffy lo è inizialmente. 

Luffy, quel personaggio che su carta trovo insopportabile, è irritante quel suo inguaribile ottimismo, un po' come con gli altrettanto famosi Goku e Naruto, nel live action mi conquista. Godoy è perfetto, la sua recitazione non è fuori dalle righe, anzi dona al personaggio una tridimensionalità che senza le sue microespressioni facciali non avrebbe. 

Zoro, amore della mia infanzia e grande cotta in questo live action. Semplicemente perfetto. Gli hanno aggiunto un'ironia che personalmente amo e Mackenyu è l'unica persona al mondo che non sfigura con quel colore orrendo in testa. Mostrata in modo perfetto la lealtà che Zoro ha in Luffy.

Nami, nulla da dire se non che Emily Rudd sia praticamente Nami. Si vede che ama questo personaggio e che desiderava ardentemente dargli vita.

Sanji, una grande scoperta, non lui, Taz Skylar. Taz ha preso lezioni di cucina e di arti marziali, per interpretare al meglio il cuoco della ciurma di Cappello di Paglia. Bono. Tanto. Quella parrucca non mi fa impazzire (come per Shanks, poverino) ma bono.

Usopp, cavolo, mi spiace che si siano focalizzati più sul suo essere bugiardo che codardo, ma anche lui sembra essere nato per quel ruolo. La storia con Kaya super carina. E poi, è grazie a lui se la nostra ciurma riceve in dono l'iconica Going Merry, nave che ci regalerà gioie e dolori. 

Vorrei focalizzarmi su ognuno degli altri personaggi ma già in questa prima stagione sono tantissimi e ci sarebbero tante, troppe cose da dire. Tutti eccezionali. 

Ho timore su come possa essere trasposto un personaggio come TonyTony Chopper e soprattutto dell'attore che interpreterà Ace, mio preferito di questa opera. Ma ci fidiamo di Netflix, finora con OP non ha sbagliato. 

Piccola nota simpatica: Bugy che intona Wellerman cambiando le parole, mi ha fatto tanto ridere. 

I momenti commoventi ci sono e io ho pianto tutte le mie lacrime in determinate scene. 

L'amore che provo per questa serie si traduce in una letterale ossessione, ho guardato tutte, e dico TUTTE le interviste. Sono letteralmente innamorata.

Sono fermamente decisa a continuare l'anime che avevo prontamente interrotto a seguito dell'ENORME trauma che si è verificato nella saga di Marineford a Impel Down, chi sa sa. Ho avuto bisogno di tanto tempo per riprendermi da quel trauma, ma so che è una cosa che accomuna tanta gente, quindi mi sento meno sola. 

Ora vi saluto, a voi è piaciuta la prima stagione del Live action di One Piece? La vostra backstory preferita? Personaggio preferito? Continuerete con l'anime/manga o aspetterete man mano le stagioni successive? 

Ci si becca alla prossima, seguitemi sui vari social che trovate sul Linktree. 

Linktree

xoxo ciaos  


03/10/23

Anna e le sue lunghe pause di riflessione

Vorrei dire che questa “pausa” è stata necessaria, voluta, problematica e tanto altro. Ma, onestamente, non è così. L'unica e sola verità è che sono incostante. Sono incostante con tutto, con le cose che mi piacciono soprattutto. E a me, questa pagina, piace un sacco. Okay non sono propriamente sparita, ho fatto video su tiktok, qualche storia su instagram e un paio di post qua e là, ma l'impegno che avevo preso e i buoni propositi sono andati a farsi benedire. 
Però devo ammettere che dietro le quinte ho continuato a “lavorare” per questa pagina con idee e progetti. Sostanzialmente ero entrata in una sorta di blocco, non riuscivo più a leggere, scrivere o guardare nulla con interesse, quindi questa estate è stato un momento per “guarire” da questo blocco, e infatti ho letto molti più libri di quelli che mi aspettassi, guardato serie tv senza quell'ansia di dover dire la cosa giusta sulla serie del momento che va vista per forza. 
E ora torniamo alle cose serie, più avanti farò un resoconto di tutto ciò che ho guardato/letto questa estate ma ho iniziato questo nuovo anno (perché sì, per me l'anno inizia a settembre) con un unico pensiero: riprendere in mano questa pagina e trasformarla in qualcosa di più, voglio che diventi un posto sicuro dove scambiarsi opinioni e consigli su qualsiasi cosa. 
E ora, dopo aver svolto il mio lavoro di influencer, convincendo anche una sola persona a guardare Shameless, fortemente consigliata da me, torno nel mio buco di culo a scrivere simil recensioni di tutto ciò che mi è passato sotto mano nella luuuuunga estate appena trascorsa. 
xoxo 

07/03/23

Sangue e Cenere - recensione completa.

Non so esattamente cosa mi aspettassi, ma di una cosa sono certa, Poppy è la protagonista che tutti noi vorremmo. Certo, forse un po’ troppo superdotata, ma in un fantasy, le persone superdotate sono all’ordine del giorno, e forse, meglio una che è stata addestrata per tutta la vita, piuttosto che la sciagurata di turno che scopre di avere i poteri da un giorno all’altro. Poppy è consapevole delle sue capacità, sa combattere ed è ciò che la salva dalle situazioni più spiacevoli. Però, per tutti gli altri aspetti della vita è ancora una bambina. Infatti Poppy è protetta, è la Prescelta, la Vergine, cosa però questo comporti per il regno, non è dato saperlo. La Prescelta è tenuto all'oscuro di tutto, le è proibito anche solo essere vista in viso. Solo poche persone conoscono la sua vera identità: i reali del regno, le sue guardie del corpo e la sua dama la compagnia. A Poppy è proibito anche solo uscire dalle proprie stanze senza velo, ma lei è curiosa, vuole vivere prima di partire per la capitale e ascendere, qualunque cosa esso significhi. Ed è quando si trova alla Perla Rossa che "inciampa" nella vita. Per evitare di essere vista da Vikter, la guardia che la protegge fin da quando è arrivata a Masadonia, si nasconde in una delle stanze del posto e incontra Hawke, giovane guardia reale molto attraente che, per ragioni fortuite, diventerà la sua guardia del corpo.

Cosa mi ha spinto a leggere questo libro? Beh, ovviamente tutti i Tiktok a riguardo. Il fatto che Poppy non fosse descritta come una a cui cadono tutte le fortune. Beh certo avere Hawke come guardia del corpo è una botta di culo bella grande, ma è la protagonista, le deve capitare qualcosa di bello nella vita. 

Sangue e Cenere ha un ritmo sostenuto, ho divorato il libro, cosa che non riuscivo a fare da anni ormai, ma nelle ultime pagine/capitoli, inizia a correre e in quattro e quattr’otto ti ritrovi a prendere il secondo volume. Il rush finale è intenso e ci ritroviamo vittime degli eventi con un plot twist niente male. 

La scrittura della Armentrout non mi era nuova, avevo già letto alcuni suoi libri sotto consiglio della mia cara amica Claudia, mia grande consigliera e spaccina di libri “come dico io”, e devo dire che qui ritrovo gli stilemi dello stile dell’autrice e amo, come al suo solito, le protagoniste forti e le storie avvincenti. La scrittura è scorrevole e prosegue senza intoppi e appesantirti. Spero di ritrovare tutto ciò nel prossimo volume, che vorrei iniziare a breve per non perdermi nella continuità. 

Vorrei aggiungere che, a differenza di altri romanzi letti, non c’è stata la solita rapida discesa nella noia, come è solito accadere quando i personaggi si avvicinano. Quindi sono piacevolmente stupita e curiosa di leggere cosa succederà nei prossimi capitoli, visto il cliffhanger incredibile del primo volume. 

Ora vorrei entrare di più nello specifico.



*SPOILER PLOT TWIST FINALE* se non avete letto il libro vi consiglio di lasciare la recensione. Ciao e grazie di aver letto fino a qui, alla prossima! 

Allora, ammetto che avevo capito a cosa andava a parare la rivelazione su Hawke, avevo i miei dubbi già a metà ma nel momento in cui Poppy nota delle stranezze nelle parole e nei movimenti della guardia e succede tutta la strage al palazzo col duca appeso e il messaggio dell’Oscuro tutto mi era più chiaro e ho capito tutto. Ciò non significa che sia prevedibile o scontato, anzi, sono io che ho una fervida immaginazione quindi mi immagino gli scenari più disparati. 

Ho trovato parecchio agghiacciante il termine Vampry, non so se viene usato anche in originale, ma per me è proprio brutto. Okay che sono praticamente vampiri, ma potevano dargli un altro nome. 

Ora, toccando l’argomento spicy, devo dire che c’è e si sente. La carica erotica che sprigionano i protagonisti è bella presente. Amo tantissimo i “preliminari” vocali prima dell’effettiva scena spicy e rendono il tutto più coinvolgente.

Detto ciò, Sangue e Cenere mi ha riportato alla lettura e sono immensamente grata per ciò. 

Io vi ringrazio per essere giunti fino a qui, vi saluto e alla prossima, CIAOS 

17/01/23

Inferno - Dan Brown

Quando mi hanno regalato questo libro mai avrei pensato che mi avrebbe messo i brividi. È il primo romanzo di Dan Brown che ho letto e, onestamente, mi ha traumatizzata. Uscito nel 2013, mette un’angoscia terribile vedere come ciò che viene raccontato in queste pagine rispecchia molto da vicino ciò che è accaduto negli ultimi 3 anni. Il nostro Langdon che deve cercare, in tutti i modi, di fermare il rilascio di un virus che fermerà l’aumento della popolazione mondiale dato che il nostro pianeta è al collasso. Tra Firenze, Venezia e Istanbul e tra bugie, inganni e corse sfrenate da un monumento all’altro, assistiamo ad un’avventura piena di mistero. 

Devo ammettere che come primo approccio a Dan Brown, è stato come uno schiaffo. La sua è una scrittura pulita, diretta e la terza persona non mi ha mai infastidita. Brown ci racconta un pericolo, un allarme. Non mi aspettavo di rimanere senza parole man mano che le pagine andavano avanti. Il terrore che percepivo verso la fine della storia era sincero, come se il mondo dipendesse davvero dalla riuscita della missione del professore. 

Ho amato tutta la prima parte, completamente ambientata a Firenze e questo libro per me è stato come fare una passeggiata per le strade di quella città che amo con tutta me stessa. Rivivere le sensazioni di meraviglia dei protagonisti mi ha permesso di provare quel senso di vuoto e pienezza contemporaneamente che solo Firenze è stata in grado di regalarmi. Certo, correvamo da un palazzo all’altro, ma ad ogni angolo ero sopraffatta dalle bellezze descritte con cura da Brown attraverso gli occhi adoranti di Robert. 

Non è stato un libro facile da leggere, l’ho dovuto mandar giù a piccole dosi. Mi sono ritrovata più volte a chiedermi se davvero ci fosse gente come Zobrist. Così determinata a sterminare la razza umana, o addirittura disposta a creare un virus per fermarne la crescita demografica. 

Sostanzialmente sono una grande amante dei rompicapi, ma come genere di lettura, non mi ero mai avvicinata al thriller/mistery e devo dire che come prima esperienza mi ha parecchio entusiasmato e non vedo l’ora di passare al prossimo romanzo. Avevo messo in pausa Uomini che odiano le donne, forse per una questione di difficoltà con nomi e personaggi, ma la trama mi ha sempre incuriosita. Quindi dopo questa esperienza con Inferno sono decisa a riprovarci. 

I personaggi creati dalla penna di Brown sono complessi, sfaccettati e soprattutto ambigui. Le loro ambiguità ci accompagnano dall’inizio alla fine, dove vengono svelati segreti oscuri e piani diabolici. 

Il professore è, forse, il personaggio più genuino e vero di tutta la faccenda. Robert si ritrova derubato dei suoi ricordi più recenti e in un paese lontano da casa sua. Costretto a fuggire più volte dalla morte, risolve dilemmi su dilemmi e io rimango profondamente affascinata come Sierra. 

Sugli altri non mi dilungo perché temo di incappare nello spoiler quindi vi dico solo che tutti i personaggi e le vicende sono tutti un gigantesco colpo di scena.

Non so che altro dire se non: LEGGETELO. 

Io ora vi saluto, spero di farvi ancora compagnia con altri libri. Ciaos 

 

08/01/23

Fine 2022 con polemiche e nuovi inizi.

È finito il 2022. Fin troppo in fretta direi. Ho iniziato lo scorso anno con un sacco di buoni propositi che, ovviamente, non ho portato a termine. Ma devo essere onesta ed erano davvero poco realizzabili quindi, ho deciso che, questa volta, sarò più “terra terra”.

Tirando le somme di questo 2022 devo dire che finalmente mi sento di aver trovato una direzione da dare a questo blog. Mi ripeto di continuare a pubblicare video su Tiktok ma credo di non aver ancora trovato il format giusto, oppure sono io che non sono adatta a questo tipo di piattaforma, non so, però credo che non faccia per me. Però su Instagram mi trovo meglio, ho avuto modo di sperimentare le recensioni brevi, su post o storie, e mi piace molto come metodo. Però la mia dimensione è qui, la scrittura su questo blog, mi sento più a mio agio a sparare cazzate su qualsiasi cosa mi venga in mente. Ma mi riprometto che proverò a trovare ciò che più fa per me sugli altri social. 

Quest’anno voglio provare ad andare di più al cinema. Non mi sono mai permessa di andare a vedere un film solo perchè ne avevo voglia, e voglio provarci, che sia da sola o in compagnia. Voglio godermi il cinema a tutto tondo. Non mi ritengo un’esperta o una cinefila, non ne ho assolutamente le competenze, ma amo la Settima Arte e voglio goderne di più. 

Ho riscoperto il piacere di fare binge watching di una serie solo perchè ne ho voglia e non perchè ne parlano tutti. Mi sono resa conto che ho iniziato a detestare il dover guardare qualcosa solo perché lo fanno tutti. Mi spiego meglio. Io amo le serie tv. Tutte. Ma anni fa ho iniziato a guardarle perchè ne avevo voglia, non perché fosse una moda. Credete che 12 anni fa io abbia iniziato a guardare Supernatural perchè ne parlavano tutti? No, semplicemente ero incuriosita dalla trama e ho messo play al primo episodio. 

Potrà sembrare una polemica sterile la mia, me ne rendo conto, e forse anche un po’ antipatica, ma il sentirmi dire: “MA L’HAI VISTA QUELLA?” solo perchè va di moda, ha un po’ annoiato. E per questo motivo qui non ho visto Wednesday, ho mollato Dahmer a metà, Squid Game visto mezzo episodio poi mollata e tante altre ancora. Sono sicuramente ottimi prodotti, non lo metto in dubbio, ma non fanno per me. Magari più avanti, quando ce ne sarà l’occasione le guarderò, le amerò e mi pentirò di non averle guardate subito. 

E voi mi direte: “Anna ma guardi Stranger Things, Bridgerton e altre che hanno molto hype, sei ipocrita!” e avete ragione. Ma quelle sopracitate non sono più alla loro prima stagione e le ho viste in momenti non sospetti quando il loro hype era ormai scemato prima della loro prossima stagione in cui si è generato quel vortice di voci che non fanno altro che parlarne. 

Prendiamo in esempio Shameless, che mi sto guardando nell’ultimo periodo. Sto amando questa serie con tutta me stessa, eppure l’ho iniziata per pura curiosità, perchè quella famiglia incasinata di nome Gallagher mi aveva incuriosita. E io ve la consiglio con tutta me stessa. Quei personaggi mi hanno rapita, sono entrata nelle loro vite in punta di piedi e loro mi hanno distrutta e rimessa a posto.

Ed è questo ciò che voglio da una serie tv, che mi faccia entrare nelle vite dei personaggi, che mi faccia vivere le loro avventure e che mi faccia sentire parte della storia. 

Okay basta. Volevo fare un riassunto del 2022 ed è diventata uno sproloquio inutile perché non ho guardato Mercoledì su Netflix. 

Questo gennaio mi concentrerò sullo studio, ovviamente, e sulla conclusione di Shameless, dato che ho appena finito la settima stagione. Ho finito Inferno, il libro MERAVIGLIOSO, di Dan Brown che spero di riuscire a recensire a breve perché più lo leggevo più avevo i brividi per la sua somiglianza con la realtà. Nonostante ci abbia messo mesi per leggerlo, causa blocco del lettore, devo dire che l’ho amato e mi ha sorpresa ad ogni singola pagina. 

Inoltre ho iniziato The Inheritance Games e devo dire che mi sta intrigando, ma non dico altro voglio solo farmi sorprendere. 

So che mercoledì notte ci sarà la cerimonia dei Golden Globe e vorrei seguirla in diretta, voi lo farete? 

Ora vi lascio, torno a studiare, è anche ora direi. Vi saluto, che questo 2023 sia pieno di libri, serie tv e film, ciaos! 

Spero tu legga questo