Ho quasi 26 anni. E chi se ne frega direte voi, e avete ragione. Ma questa mattina mi sono ritrovata, mentre ero a lezione, a pensare al fatto che, secondo la società avrei dovuto aver trovato la mia “vocazione” già da un pezzo. Il bello è che per anni ho sempre pensato che mi sarei dovuta accontentare. Il mio desiderio, quando ero alle superiori, era il make-up, ma non potevo permettermi la scuola di trucco quindi ho dovuto ben presto abbandonare questa mia passione. Ammetto che è ancora oggi un mio rammarico. Ma non sono qui per parlarvi delle mie disgrazie da ragazzina, ma di quelle di me adulta. Dopotutto ho sempre avuto altre passioni oltre al make-up. Tipo? Beh, la lettura, la scrittura e infine il mio più grande passatempo, le serie tv. Come potrete immaginare, in questo spazio tento di raggrupparle tutte e dare libero sfogo a ciò che la mia testa contiene, ovvero un groviglio infinito di pensieri.
A torno
all’argomento principale di questo flusso di pensieri: il lavoro dei miei
sogni. Se non su un set a truccare attori, mi sono sempre immaginata dietro ad
una scrivania dedicandomi a qualcosa di creativo. Ovviamente non sono una
scrittrice, i miei sono più sproloqui senza senso, vi sarà noto ma adoro
parlare di qualsiasi cosa; quindi, vi chiedo scusa se vi ammorbo.
Nel momento
in cui mi sono resa conto che ero senza risorse per il futuro, una volta finita
la scuola, mi sono buttata a fare la babysitter, lavoro che faccio ancora oggi.
Di andare all’università non se ne parlava, avevo zero voglia di studiare
quindi mi ero rassegnata ad essere insoddisfatta per il resto della mia vita.
MA, c’è un ma, nel luglio 2017 ho conosciuto virtualmente delle persone. Le ho
conosciute tramite Wattpad, una di loro scriveva lì e il gruppo di lettrici che
aveva era molto unito. Vedere questa mia amica dedita alla scrittura dei suoi
romanzi ha generato in me profonda ammirazione e mi chiedevo come mai io non
riuscissi ad avere una passione del genere. Invece era lì, sopita tra la
montagna di merda che abitava il mio cervello. Un giorno questa amica mi
scrisse chiedendomi un consiglio riguardo al nuovo romanzo che stava scrivendo,
dando inconsciamente inizio ad una delle avventure più folli che abbia mai
vissuto, seppur dietro le quinte. Da quel momento le nostre conversazioni sono
diventate letteralmente infinite, giorni su giorni, notti su notti a creare
quello che ad oggi potrei definire il mio libro del cuore. Dopo un paio di mesi
alle nostre conversazioni infinite si sono aggiunte due ragazze. In quel
periodo non mi importava della mia poco soddisfacente vita, avevo amiche a
distanza con cui condividevo la passione per la lettura e lo sclero per la
stesura di un romanzo super complesso. Ero felice e poco mi importava di tutto
il resto.
Vi
chiederete cosa c’entra tutto questo con il lavoro, credetemi tutto ha senso. È
proprio la conoscenza di queste persone che mi ha permesso di aprire gli occhi.
Nel 2020, anno nefasto lo so, mi sono iscritta all’università, potendo
pagarmela da sola sono più tranquilla non dovendo gravare sui miei genitori. Ma
nel 2020 succede anche un’altra cosa: la mia amica dopo 4 anni su wattpad e 4
milioni di letture sul suo romanzo e dopo mie infinite suppliche, si convince
ad auto pubblicarsi su Amazon. È iniziato il processo di correzione del libro, la
ricerca di errori, di buchi di trama, domande su domande che non avevano
risposta. Sono stati mesi intensi però nel momento in cui quel libro è uscito
su Amazon ero la ragazza più felice del pianeta, super contenta e super
soddisfatta. La mia amica ha fatto figurare il mio nome sotto la dicitura
editor e, leggendolo ho provato qualcosa di nuovo. Ho capito, quello era ciò
che volevo fare nella vita. L’editor. Mi ha divertito tantissimo il processo di
correzione che appena ho avuto la realizzazione ne ho subito parlato con tutti,
che mi hanno appoggiata in questa cosa, supportandomi nei miei scleri.
Dopo appena
una settimana dalla pubblicazione succede qualcosa di incredibile. Il libro a
cui avevamo lavorato con tanto amore e cura era salito molto in classifica,
decisamente tanto per un’autrice emergente, ed è stato notato da una delle case
editrici più grandi d’Italia. Il libro ora è pubblicato con loro, con un nuovo
editor ovviamente, un professionista, ma è lì, in libreria, chiunque può
comprarlo e leggerlo.
Ora che ho
capito, finalmente, qual è la strada che voglio prendere, la seguirò senza
fermarmi. Seguirò corsi, leggerò libri e busserò a tutte le porte. Voglio che
questo sia il mio lavoro. Continuerò l’università e mi metterò sotto con lo
studio. Ho avuto qualche idea per un romanzo mio ma le terrò nel cassetto per
ora.
Voglio dire
alla Anna bambina che non aveva sogni se non quello di stare bene e guarire, che
finalmente ci siamo, che Anna adulta ha iniziato a sognare, e tanto anche.
Grazie se
hai letto fino a qui, ti voglio bene. E grazie a te, che hai permesso che
questo accada.