Lo so, sono passati tanti mesi dall’uscita della quinta stagione ma avevo le mie ragioni per essere restia. In passato, e anche ora in realtà, ho guardato tanti prodotti seriali, ma proprio tanti, quindi, negli anni, mi sono fatta una cultura su ciò che trash e ciò che è merda. La quarta stagione di Élite voleva essere di un trash camuffato da raffinatezza, invece è merda camuffata da trash. Ci sono rimasta troppo male per quella che doveva essere la stagione conclusiva di Ander e Guzman, due personaggi forti, ben caratterizzati e molto amati dal pubblico. Na pecionata allucinante che lo stesso Miguel Bernardeau si è rifiutato di pubblicizzare, sicuramente per altre motivazioni, ma mi diverte pensare che sia stata quella la motivazione, oltre al fatto che il suo personaggio è stato brutalmente maltrattato e reso un emerito coglione. Vi lascio la recensione incazzata della quarta stagione QUI. È stato divertente rileggerla.
Ma torniamo a noi, ero molto indecisa se guardare questo nuovo ciclo di episodi, dopotutto ero rimasta molto scottata da quello precedente che mi ero detta: “per me Élite finisce qui”. Poi mi hanno detto che quella nuova era migliore e un mezzo porno allora, dopo mesi, durante un momento di noia – che non dovrei avere visto che ho da studiare – mi sono decisa e l’ho iniziata con molte perplessità e zero aspettative. E devo dire di essere piacevolmente colpita da ciò che ho visto.
I personaggi continuano ad avere un’evoluzione abbastanza lineare e anche stavolta abbiamo il morto della stagione, che meraviglia, non vedevo l’ora schiattasse Samuel!! No okay sono troppo cattiva con lui ma è l’unico personaggio che, nonostante tutto, non mi scende, non importa ciò che faccia. Cioè, è un personaggio scritto per essere il protagonista e sto cazzarola di protagonista deve avere qualcosa da dire. Samuel non ha niente da dire, non sa ne di carne ne di pesce, un carattere che non è un carattere, non dico che debba essere l’eroe senza macchia e senza paura o un villain con i controcoglioni, ma almeno deve avere qualcosa da dire. Non deve piacermi per forza, chiariamoci, ma almeno non sia il piattume fatto a persona. Non chiedo Klaus Mikaelson sia chiaro, ma nemmeno Piper Chapman, altro dito nel culo di protagonista, ma almeno lei mi sta sul cazzo, Samuel manco quello è buono a fare. Voglio la giusta via di mezzo, non penso sia il suo interprete il problema, penso sia un problema di scrittura alla base, ma un protagonista non può essere così piatto. Forse da morto è più interessante.
L’arrivo dei nuovi personaggi, per la prima volta dopo tanto, mi intriga. Ivàn e Isadora hanno aggiunto pepe al piattume generale lasciato dal finale della stagione precedente. Non avendo aspettative mi sono lasciata sorprendere dalle situazioni presentate sullo schermo. Ho capito che Élite ci prova a tenere alto uno standard di colpi di scena ma, devo dire che, purtroppo, non ci riesce bene perché, col tempo hanno esaurito tutto ciò che di sconvolgente potesse succedere. Se fino ad ora riuscivo a chiudere un occhio su ciò che sti diciasettenni facevano, ora non più. Ora stiamo esagerando, è diventato ancora più surreale e quasi impossibile. Questi ragazzi senza un minimo di trauma dopo i vari omicidi, boh sembra che non sia successo nulla, e i personaggi che sono lì da più tempo ne hanno passati 3 di omicidi, Omar addirittura è al quarto. Cioè capitemi, è strano. Okay, non so come vivono i ragazzi ricchi in Spagna, ma dubito che occultino cadaveri. Accetto tutto, le feste, l’alcol, le droghe e il sesso, ma gli omicidi no amo. No.
Okay torniamo ai personaggi.
Samuel continua il suo piattume fino all’ultimo episodio, dove finalmente ha un guizzo di personalità, ma questo alla produzione non va bene, e infatti muore. Che poi credo che non sia definitivamente morto, secondo me lo vedremo nel primo episodio della prossima stagione in modo da fargli salutare Omar, Rebe e quella cosa che chiamano Ari. Però seriamente, più sciapo di un sedano bollito, non capisco come le donne di questa serie lo abbiano trovato interessante, l’unica che non se lo è filato è Lu e infatti è colei che aveva più personalità e Caye ma a lei è piaciuto Philippe, per carità di Dio, ancora peggio di Samuel. Poi la roba del legame con quel coso chiamato Benjamin, i brividi, ci credeva solo lui a quel pseudo rapporto padre figlio, raccapricciante, non mi stupisce che quel coso immondo si sia stato fermo quando l’ha “fatto” cadere in piscina, però il cretino di Samuel si va a fidare di uno che è un dittatore nato addirittura con la sua famiglia. Non so se effettivamente sia morto ma speriamo di sì, scusate.
Rebeka, niente da dire. Lei continua ad essere pazzesca, l’unica cosa che mi fa storcere il naso è la sua sottonaggine per Mencìa, però rimane un personaggio coi controcazzi. È incredibile, forse l’unica che mi piace davvero tanto in questa serie, dopo Ander ovviamente. Si è trovata in tante situazioni complicate e si è sempre battuta per quelli che erano i suoi amici, fregandosene dell’amore e di salvare la relazione con Mencìa per aiutare Samuel. Nulla in più da dire, Rebe è la migliore, spero non lasci la serie.
Omar boh, non riesco a capirlo, mi lascia spesso perplessa e non mi quadra perfettamente. Il suo mezzo inciucio solo sessuale con Patrick era interessante ma era solo roba fisica quindi finita lì. Da quello che so l’attore ha lasciato la serie in questa stagione e a me non fa né caldo né freddo. Omar, una volta persa l’interazione che aveva con Ander, perde mordente. Non gli hanno dato una storia interessante, peccato. All’inizio dello show era uno dei più complessi per via della sua famiglia e la sua religione. Lo hanno spogliato di tutto ciò che aveva di interessante. Mi spiace, non so se ci rivedremo.
Cayetana è ancora in quella fase che non apprezziamo in cui è presa per il principino di sto cazzo, ma continuiamo ad apprezzarla, per volerlo aiutare ad uscirne. Il triangolo con Cosino e Isadora leggermente cringe ma lo prendiamo così com’è. Fortunatamente ne è uscita frequentando quel ragazzo di cui non ricordo il nome ma ha anche fatto amicizia con la terapeuta che seguiva Philippe. Però, devo ammettere che, a parte poca roba, la sua storyline è rimasta parecchio piatta per gli standard di Élite. Ed è questo ciò che temo di più. Il trascurare determinati personaggi solo per concentrarsi sui nuovi. Sono i vecchi personaggi ciò che tiene attaccato il pubblico allo show. Mettetevelo in testa. Perché Caye non merita questo trattamento. Mi ha commosso il discorso che fa a Isadora nella doccia, unica.
Patrick, quanto mi piace lui. Finalmente un personaggio che è un adolescente. Ricco sfondato, ma un adolescente. Rancoroso, passionale, indeciso e determinato quando si mette qualcosa in testa. E questa volta nella sua testa è entrato Ivàn, e il caos che combina fino a quando non lo conquista mi ha intrattenuta non poco. Forse la sua è la storyline che mi è piaciuta di più. A parte la cagata di intrallazzare col padre di Ivàn, ho apprezzato davvero tutto. Spero mi regali altre gioie andando avanti. Manu sei grande.
Mencìa. Madonna se mi sei scivolata. Avevi qualcosa di interessante, l’hai perso. Non riesco ad apprezzarla come prima. È diventata la cocca di papà ed esserlo di un padre del genere direi che non è una cosa buona. Aveva in mano un’arma devastante ma l’ha sprecata. Poteva rivelarsi una dinamica davvero interessante se avesse denunciato Benjamin alla polizia. Sprecata. E mi spiace. Spero si riprenda ora che coso è via.
Ari o Cosa, come la chiamo io. Non mi piace, non ha carisma e infatti sta con Samuel. Sono perfetti l’una per l’altro. Unico guizzo che ha è l’intrallazzo con Ivàn anche lei. Che belli i triangoli i cui sono coinvolti i fratelli, no Elena? Ivàn is the new Elena Gilbert. No okay non scherziamo. Ari non ha nemmeno 1/10 della personalità di uno dei Salvatore. Boh non mi piace quindi spero solo le diano scene interessanti ora che Samuel è morto.
Philippe. Non so neanche cosa dire, la faccia del peccato tutto il tempo. Almeno si redime nel finale picchiando quei cosi immondi che hanno fatto del male a Isadora. Però nel complesso resta molto anonimo, spero si riprenda più avanti, dubito vada via presto.
Su Ivàn e Isadora non mi esprimo molto ma devo dire che per essere la stagione di esordio mi piacciono parecchio. Due caratteri ben distinti, due personalità forti. Adatti per Élite. Piccola parentesi su Isadora, a cui voglio bene a prescindere, perché conosco dal lontano 2010 quando interpretava la piccola Alai in Casi Angeles, show che amo moltissimo. Spero che continuino così perché hanno aggiunto quel pepe che la serie necessitava, senza essere coinvolti negli omicidi del caso. Davvero bravi.
Ecco ora che vi ho sviscerato tutto ciò che avevo da dire per questa stagione, dichiaro che comunque per me, Élite è finita alla terza stagione. Il resto non serve, è un altro show. E lo sto guardando con quella mentalità perché i personaggi iniziali non ci sono più. Quello che stiamo guardando non è Élite.
Detto questo io vi saluto, se siete arrivatx fino a qui vi mando un bacione gigante. Seguitemi su Instagram, sono simpatica. Ciaos x
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