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13/06/24

Bridgerton - la terza stagione

Dearest gentle reader,

si è appena conclusa in modo CLAMOROSO la terza stagione di Bridgerton, a mio parere la più attesa, dato che i protagonisti hanno danzato sullo sfondo delle due precedenti stagioni, ovvero Colin e Penelope. Vi scrivo, tremante ed emozionata, per dirvi che finalmente abbiamo un amore tra due persone che non hanno paura di mostrarsi vulnerabili, ma soprattutto la protagonista è Penelope, una ragazza con le curve, una ragazza che mi, che ci, rappresenta. Non riesco ancora a capacitarmi di come hanno unito le cose che più amavo dei libri in una stagione incredibilmente bella, armonica e con vari occhiolini a noi lettori, ma anche come hanno amalgamato ciò che succede nello sfondo di Mayfair oltre l’amore tra Colin e Pen. Non ci prendiamo in giro, al giorno d’oggi è quasi disgustosa la poca rappresentanza di donne non magre all’interno della tv. E Bridgerton ci ha dimostrato che noi siamo meritevoli di amore, meritevoli di affetto, meritevoli di considerazione. Penelope non è il side character che fa ridere, anzi, è colei che, in gran segreto, tiene tutta la società sotto scacco pubblicando il “Society Paper” scoprendo tutti gli altarini dei “nobilissimi” nobili. Qualche cambiamento qua e là e abbiamo avuto una stagione divertente, sexy, amorevole, trepidante e perché no, almeno per me, commovente. Perché sì, guardando questa stagione mi sono commossa, e anche tanto.  Faccio davvero fatica a tenere in ordine i pensieri perché sono così emozionata che molto probabilmente non basterebbero le parole per dire quello che voglio dire. Ho aspettato così tanto tempo questi episodi che ora non posso fare altro che guardarli e riguardarli.

Fine parte no spoiler

Ora che possiamo parlare liberamente, vi dico che LA SCENA, quella dello specchio mi ha fatta morire, ho letteralmente pianto, quella scena ha curato la me adolescente che vedeva il suo corpo cambiare. Un corpo degno di essere amato, perché sì siamo degne di essere amate. Quello che voglio dire è che abbiamo visto Nicola non vergognarsi per quella che è e onestamente mi riempie il cuore di  gioia vedere ciò. Anzi she was so proud of the scene. E io l’ho amata. Tutta. Dall’inizio alla fine.

Inizialmente speravo che Colin scoprisse della Whistledown ben prima della proposta di matrimonio, come nei libri, ma col senno di poi sono contenta di come è andata. Anzi ha aggiunto più pathos e angoscia al loro matrimonio “altrimenti perfetto”.

Inizialmente contraria al litigio con Eloise, perché, cito me stessa: “Eloise non litigherebbe mai con Penelope, nei libri non è così” ma ora, dopo settimane in cui non ho fatto altro che guardare e riguardare le puntate, mi rendo conto che NESSUNO di loro è effettivamente come nei libri, quindi ci ho fatto pace. Le storie possono essere simili ai libri ma i personaggi si adattano meglio così allo schermo, tutti i personaggi che sono stati modificati rendono meglio per ciò che raccontano.

E qui, mentre sudo ascoltando You Belong With Me (Bridgerton’s version), vi dico che il come Penelope si rivela alla società, da sola, dimostra la donna incredibile che è. Col supporto della sua famiglia, che la ama, che la ammira, esce allo scoperto, sotto lo sguardo vigile della Regina e quello consapevole di Lady Danbury (ho amato il fatto che lei già lo sospettasse, magari più avanti parlerò dei libri in maniera più approfondita) e la società non può fare altro che accettare e sottostare al fatto che Pen sia una donna incredibilmente intelligente, acuta e soprattutto così furba da averli presi tutti per il culo.

Tra le cose che mi hanno rattristato c’è la sentitissima mancanza di Daphne e Simon, qui ancora più sentita. Daphne è terribilmente legata a Colin e prova profonda ammirazione per Pen. La loro mancanza al matrimonio dei due è tanto sentita e soprattutto sarebbe stato bello vedere la loro reazione alla grande rivelazione, così come quella di Kate e Anthony. Mi è dispiaciuto tanto vederli così poco, ma capisco che devono lasciare spazio.

Regè sarò per sempre incollerita con te per LA PUTTANATA DEL SECOLO da te commessa. Vai tranquillo che si può far lo stesso carriera pur continuando a lavorare in Bridgerton, come lo dimostra il nostro caro Jonathan Bailey. Così facendo hai limitato tantissimo la presenza di Daphne, immagino che Phoebe avrebbe avuto piacere di girare un paio di episodi.

Vabbè miei rancori a parte ora dovrei salutarvi, altrimenti non faccio altro che parlare di quanto siano belli e bravi Luke e Nicola.

Ma vi lascio con una piccola anticipazione.

La prossima stagione sarà dedicata al nostro Benedict, lo so per certo. E ne vedremo delle belle, sono pronta a conoscere Sophie Beckett.

Ora vado, vi saluto, alla prossima.

Yours Truly,

Lady Anna.

05/06/24

Bridgerton - l'analisi di una fan disperata

Avrei voluto dare una ragione a questo post, tipo pubblicando una recensione, ma onestamente non riesco a pensare ad altro se non a questa serie ormai DA MESI. Il mio cervello è da due anni che pensa solo una cosa: Colin e Penelope. Penelope e Colin.  Ormai non si parla di altro, cosa succede cari amanti di Bridgerton?

Perché questi due ci piacciono tanto? Come insegna la mia cara amica Claudia, gli Enemies to Lovers (come Kate e Anthony) sono quel genere che tutti amano ma Colin e Pen sono tutto fuorché nemici. Ammetto di aver aspettato questa stagione più di ogni altra cosa nella mia vita sin da quando nel lontano 2020 ho bingewatchato l’intera prima stagione di Bridgerton innamorandomi di quel birichino di Benedict (e del Duca, ammettiamolo). Quindi per amor di completismo (chiamiamolo così e non disagio) ho fatto le mie amate ricerchine e ho scoperto che la mia nuova ossessione aveva una fonte: Julia Quinn.

Julia Quinn, autrice di questa serie di libri autoconclusivi ambientati nell’epoca regency, nei primi del 1800. Serie di otto libri dedicati ad altrettanti fratelli, i fratelli, appunto, Bridgerton. Ad oggi mi mancano da leggere gli ultimi due, ovvero quelli dedicati ai più piccoli, Hyacinth e Gregory.

In realtà la mia passione per questa serie di libri nasce a causa di Benedict. Il secondo fratello, protagonista del terzo libro, mi ha spinta in pochissimi secondi a farmi leggere il romanzo a lui dedicato, fregandomene ALTAMENTE dei primi due, rispettivamente dedicati a Daphne e Anthony. In realtà la mia curiosità era stata stuzzicata anche da quel personaggino che era Penelope Featherington, che Netflix (dimostrandoci che non ha imparato un cazzo da Gossip Girl) ci spoilera suBBito suBBito essere in realtà Lady Whistledown (la GG del 1800). Penelope, più carina e meno insopportabile di Dan Humphrey, mi ruba il cuore e mi fa entrare in sintonia con lei fin da subito (forse perché anche io da ragazzina ero perdutamente innamorata del mio vicino che non mi si filava nemmeno di pezza) e mi dico: “Io devo assolutamente sapere se quella ragazza e Colin finiscono insieme.” Quindi, presa dalla disperazione recupero i libri di Benedict e Colin in fretta e furia, innamorandomi follemente delle loro storie d’amore. E quindi tale disperazione è proseguita quando ho realizzato che, dal 2020 avrei dovuto aspettare più di quattro o cinque anni per vedere ALMENO la stagione dedicata a Benedict, immaginate la delusione mista alla gioia che ho provato quando hanno annunciato che la terza stagione sarebbe stata quella dedicata a Colin. Ero molto contenta dell’annuncio ma allo stesso tempo sconfortata dal fatto che molto probabilmente ci faranno aspettare ancora un bel po’ prima di vedere il nostro Benedict innamorato.

Però ammettiamo che i tempi ormai erano maturi per dare a Colin e Penelope la loro storia, visto che nelle due precedenti stagioni i due sono stati abbastanza centrali. Almeno non abbiamo aspettato 12 anni come la povera Pen.

Andiamo quindi per gradi. Cosa ci è piaciuto della prima stagione per farcela amare così tanto? Semplice. Il duca. No, okay scherzo (manco troppo). Se devo essere onesta: lo scandaloso sesso nell’epoca regency dove agli uomini non era consentito toccare la pelle delle donzelle in età da marito. Perché sì. Il duca e Daphne fanno tanto sesso. Ed è ciò che è piaciuto a noi sporcaccione. Tutti conosciamo la storia che lega Simon alla sua amata, perché è stata sulla bocca di tutti per tantissimo, TROPPO tempo. Tant’è che, quando è arrivata la seconda stagione, che tutti si aspettavano più zozza della prima, quasi ce semo rimasti de merda quando abbiamo visto due scene in croce di porcherie e niente più. Ma Bridgerton ci insegna che non ci darà quello che chiediamo e basta (e cioè zozzerie), ci sarà di più. Amore. Tanto amore. Quello che Violet augura ai suoi figli. L’amore tra Daphne e Simon è stato solo un piccolo assaggio di quello che scopriremo in futuro. Come l’amore sfuggente, nascosto e latente di Anthony e Kate. Quello sfrontato, sfacciato e svergognato di Benedict e Sophie. Quello timido (inizialmente), passionale e plateale di Colin e Penelope. Insomma, ne avremo davvero per tutti i gusti.

Ma quindi perché Colin e Penelope fanno così tanto scalpore? Perché FINALMENTE abbiamo una protagonista NON magra, con un corpo non conforme ai canoni della tv, amata, desiderata, romanticizzata e non feticizzata da un male gaze prettamente maschilista. Perché Bridgerton è tutto per il puro piacere femminile. Apprezzato da tutti. Mai volgare. Sempre sexy mai oltre. Un corpo come il mio. Un corpo non magro finalmente viene messo in risalto, dimostrando che siamo tutti degni di essere protagonisti della nostra vita.

Ho amato tantissimo tutto. Dal desiderio che sboccia lentamente in Colin mentre Penelope ignara gli ha solo chiesto un bacio. Scena che, tra l’altro, HO AMATO per l’aderenza ai libri, perché noi lettori non vogliamo tutto uguale, ci sono quelle piccole cose che desideriamo ci siano all’interno della trasposizione ma poi, per quanto mi riguarda, potete fare il cazzo che volete senza snaturare i personaggi e la storia. Infatti, non mi sono adirata quando ho scoperto dell’esistenza di Lord Debling. Anzi, ho adorato quel personaggio e se Colin non esistesse, molto probabilmente, tiferei per lui.

Sostanzialmente mi piace come abbiano integrato storyline esterne senza snaturare il prodotto. La mia pretesa infatti è che la serie sia fruibile da chiunque, chi ha letto i libri e chi no. Perché è una cosa che ritengo fondamentale, il fatto che si possa guardare un prodotto audiovisivo CAPENDO TUTTO senza dover ricorrere ai libri. Leggere il libro deve essere un piacere, una volontà del fan, non una necessità causata dal non aver usufruito di un prodotto completo.

Detto questo ad oggi non mi dispiacciono i cambiamenti fatti all’interno delle storie, certo Daphne e Simon hanno avuto la trasposizione più simile al libro, ma non sono dispiaciuta del risultato ottenuto con la seconda stagione (seppur io abbia preferito la versione cartacea perché abbiamo un visconte veramente approfondito) e quello che stiamo vedendo con la terza. Non mi faccio teorie su ciò che saranno le prossime stagioni perché per ora, pare, stiano seguendo la leggera linea tracciata dall’autrice Julia Quinn.

Ora voglio parlare di una cosa importante: il fantomatico dimagrimento di Penelope nel libro “Un uomo da conquistare”. Penelope NON dimagrisce per conquistare Colin, come sottolineato da molte persone. Innanzitutto, il dimagrimento di Pen non è il dimagrimento che la fa apparire bella agli occhi della società, ANZI, Pen rimane comunque nell’ombra e non magra, perché il suo non è effettivamente un dimagrimento. Nel libro viene citato il grasso infantile, rimane in carne, semplicemente è più donna, avendo nel quarto libro 28 anni. È una cosa che ci tengo a ribadire, visto che mi sento molto affine al suo personaggio (il tizio di cui ero innamorata da ragazzina non ha mai ricambiato, come è successo a Pen, ma ora siamo amici e lo ritengo una delle persone più importanti della mia vita).

Ho tante cose da dire ma magari ne parlerò più avanti, i pensieri mi si accavallano nel cervello non permettendomi di dar loro una forma decente. Magari dopo l’uscita della seconda parte della terza stagione ne parliamo ancora. Ma sì, Bridgerton, una favoletta per ragazzine è tutto questo e molto altro ancora, vorrei parlarvi di Daphne e il Duca, di Anthony c’è troppo da dire, così come di tutti gli altri. Quindi vi saluto cari lettori, alla prossima.

Xoxo

Lady Anna Nightstone.

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